Giovedì 10 Luglio 2025
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Violenza economica e parità di genere: l’impegno di Unioncamere al centro dell’audizione parlamentare di martedì 18 giugno 2025 |
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Riscriviamo le regole: donne, denaro e il potere della sorellanza, di Azzurra Rinaldi - TEDxVenezia |
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Indagine Eurochambres sulle Donne Imprenditrici 2025 – Scopriamo cosa pensano le protagoniste dell’imprenditoria al femminile |
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Sono oltre 1 milione e 300mila (il 22,2% del totale); in tre casi su quattro operano nel terziario; sono mediamente più piccole per dimensioni e più giovani e sono diffuse soprattutto nel Centro-Sud.
E’ la fotografia delle imprese femminili presentata da Unioncamere nel corso dell’Audizione presso la Commissione bicamerale d’inchiesta sul femminicidio e sul contrasto alla violenza di genere.
Le imprese femminili – in crescita dello 0,4% rispetto al 2014 - presentano caratteristiche peculiari. Prevalgono forme giuridiche poco strutturate (il 60,5% delle imprese femminili è costituito da ditte individuali contro il 47,3% delle non femminili). I tassi di sopravvivenza sono leggermente inferiori alla media: a 5 anni dalla nascita ne rimane attivo il 72,3%, contro il 77,3% delle imprese maschili. Nel lungo termine il divario si accentua (sopravvive il 67,5% delle aziende “rosa” oltre i 5 anni, contro 73,1% di quelle a guida maschile). Non hanno un rapporto facile con il sistema del credito.
“L’azione di formazione, informazione e mentoring portata avanti dal sistema camerale si configura come un fattore abilitante fondamentale per il successo dell’imprenditoria femminile”, ha sottolineato il vice segretario generale di Unioncamere, Tiziana Pompei. “Accompagnare le donne nel percorso imprenditoriale – dalla fase dell’idea fino alla crescita su mercati più ampi – significa non solo favorire lo sviluppo economico inclusivo, ma anche dotarle di strumenti di autodeterminazione. Ogni donna che riesce a creare e far prosperare la propria impresa diventa infatti più libera, più autonoma e meno vulnerabile a ricatti o violenze di natura economica. In quest’ottica, investire sulle donne che fanno impresa costituisce a tutti gli effetti una strategia di prevenzione della violenza di genere: promuovere l’empowerment economico femminile equivale a rimuovere alcuni dei presupposti che alimentano le disparità e possono sfociare in abusi”.
Una analisi, effettuata da Unioncamere tramite il proprio Centro Studi G. Tagliacarne e la società di sistema Si.Camera, mostra che poco più di un’impresa femminile su tre fa ricorso a finanziamenti bancari (un dato analogo a quello delle imprese maschili). Inoltre, 3 imprenditrici su 4 hanno avviato la propria attività utilizzando esclusivamente capitali personali e familiari, mentre solo circa una su quattro ha fatto ricorso a un prestito bancario per l’avvio dell’impresa (26,9% delle imprenditrici, a fronte di un 22,4% tra gli uomini). Infine, l’utilizzo di strumenti finanziari alternativi o complementari al credito bancario appare estremamente limitato: meno dell’1% delle imprese – indipendentemente dal genere del titolare – dichiara di essersi avvalsa di canali come investitori informali (business angels, venture capital) o piattaforme di microcredito e crowdfunding, segno di un ecosistema finanziario ancora poco diversificato per le piccole imprese.
Questa situazione di basso indebitamento volontario, che indica che le imprenditrici tendono a mantenere un’elevata autonomia finanziaria, può però rappresentare un freno alla crescita.
Difficoltà soprattutto di carattere burocratico emergono anche nell’accesso a finanziamento o incentivi pubblici, come mostra l’indagine realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Imprenditoria Femminile da Unioncamere – Si.Camera – Centro studi G. Tagliacarne.
Oltre metà delle imprese (maschili e femminili) che hanno usufruito di incentivi segnalano difficoltà nella gestione delle relative procedure: le imprenditrici, in particolare, lamentano come principali barriere la complessità delle pratiche amministrative (indicata da circa 1 impresa su 3 fra quelle che hanno richiesto sostegni) e le tempistiche eccessivamente lunghe per ottenere materialmente le agevolazioni (segnalate da più di un’impresa su 10).
Oltre che sul fronte dello sviluppo paritario e sostenibile attraverso l’incremento della cultura d’impresa, Unioncamere è anche impegnata per la cultura della parità, in quanto soggetto attuatore del progetto finanziato dal PNRR sulla Certificazione della parità di genere nelle imprese.
Dopo un inizio in sordina, i numeri descrivono uno scenario in rapida evoluzione e particolarmente vivace: ad oggi le certificazioni rilasciate alle imprese sono 7.960, con un aumento significativo rispetto al 2022 quanto se ne contavano circa un centinaio. Sono state 3.406, invece, le domande complessivamente pervenute dalle Pmi a valere sui due avvisi pubblici presentati da Unioncamere.
Il progetto punta non solo al superamento del gender gap e all’aumento dell’occupazione femminile, e quindi accresce la competitività delle imprese, ma anche alla trasparenza delle imprese e della loro organizzazione. Questo impedisce che discriminazioni, pregiudizi e stereotipi rimangano nascosti e difficili da dimostrare nei casi in cui si voglia far valere i propri diritti.
I dati aggiornati sulle priorità infrastrutturali della Sicilia, le nuove opere in progettazione, la rimodulazione dei fondi Ue per superare la condizione di insularità, lo stato di avanzamento di cantieri e programmi, accordi con gli armatori per aumentare i flussi di merci nei porti dell’Isola
Lunedì 23 giugno al convegno di Unioncamere Sicilia e Uniontrasporti
Ore 15,30 – Sala “Terrasi” Camera di commercio Palermo Enna – Via Emerico Amari, 11
Palermo, 19 giugno 2025 – In attesa dei cantieri del Ponte sullo Stretto che, secondo i calcoli di Uniontrasporti, avranno un impatto positivo di 23,1 miliardi sul Pil e produrranno benefici netti di 10,9 miliardi per l’economia, già oggi si può cominciare a cogliere opportunità e a fare sistema tra infrastrutture e operatori delle autostrade del mare, nella direzione dell’obiettivo di una Sicilia hub logistico del Mediterraneo. Ad esempio, secondo quanto riferiscono molti terminalisti, oggi su dieci camion che sbarcano in Sicilia, otto tornano al Nord vuoti: un costo pesante per le aziende di trasporto, che potrebbero essere disposte a praticare sconti pur di effettuare il viaggio di ritorno a pieno carico. Dunque, un sistema integrato di porti, interporti, retroporti Zes e autoporti, messo a disposizione del mercato, può favorire accordi fra armatori, terminalisti, operatori della logistica, spedizionieri e aziende di trasporto, grazie ai quali, facendo scalo nei porti siciliani, le grandi navi container risparmierebbero 4 giorni di navigazione e le merci verrebbero consegnate in appena 48 ore in Centro Europa. Questo sistema, oggi reso possibile dagli ingenti investimenti programmati per le infrastrutture dell’Isola e da quelli che saranno resi disponibili a breve dalla rimodulazione dei fondi europei per superare la condizione di insularità, attiverebbe un enorme sviluppo economico e occupazionale.
E’ solo una delle ricette possibili attorno agli investimenti in corso e futuri in Sicilia. I dati aggiornati del Libro bianco sulle priorità delle infrastrutture dell’Isola, lo stato di avanzamento dei cantieri in corso e delle nuove progettazioni di ferrovie, strade e sistemi portuali, i piani di sviluppo del traghettamento sullo Stretto e del progetto del Ponte di Messina, saranno presentati nel corso del convegno “Le condizioni infrastrutturali per lo sviluppo del trasporto ferroviario, stradale e marittimo della Sicilia”, organizzato da Unioncamere Sicilia con Uniontrasporti e Camera di commercio Palermo Enna, con il patrocinio di Regione siciliana, Italferr e Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Palermo.
Apriranno i lavori Giuseppe Pace, presidente di Unioncamere Sicilia; Alessandro Albanese, presidente della Camera di commercio Palermo Enna; e Nicolò La Barbera, presidente dell’Ordine dei Dottori commercialisti ed esperti contabili di Palermo.
Interverranno Alessandro Aricò, assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità; Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti; Roberto Mercadante, responsabile Tavolo tecnico Infrastrutture di Unioncamere Sicilia; Valerio Mele, direttore tecnico società Stretto di Messina; Filippo Palazzo, commissario straordinario opere ferroviarie Pnrr in Sicilia; Matteo Mucci, responsabile struttura Sviluppo infrastrutture area Sud-Ovest di Rfi; Luigi Mupo, dirigente responsabile Nuove opere di Anas per la Sicilia; Luca Lupi, segretario generale Autorità di sistema portuale della Sicilia occidentale; Francesco Di Sarcina, presidente Autorità di sistema portuale della Sicilia orientale; Francesco Rizzo, commissario straordinario Autorità di sistema portuale dello Stretto; Dario Lo Bosco, A.d. di Italferr; Silvio Damagini, A.d. di Mercitalia Rail; Pietro Coniglio, A.d di Isla; Angela Pisciotta, vice presidente di Ance Palermo e rappresentante del Sud Italia all’interno della segreteria tecnica della commissione Transizione ecologica di Ance. Concluderà Ivo Blandina, presidente della Camera di commercio di Messina e presidente di Uniontrasporti.
“Attraverso la forte partnership con l’assessore Alessandro Aricò, nonché il lavoro del nostro Tavolo tecnico congiunto con l’assessorato regionale Infrastrutture e le analisi di Uniontrasporti nazionale, il nostro impegno per fare accrescere l’attenzione sulla dotazione di reti di trasporto più efficienti al servizio delle imprese siciliane sta ottenendo risultati concreti – afferma Giuseppe Pace, presidente di Unioncamere Sicilia – . Ad un anno esatto dalla presentazione a Palermo del Libro bianco sulle priorità infrastrutturali dell’Isola, lunedì presenteremo i dati aggiornati delle rilevazioni statistiche e faremo il punto su ciò che Ue, Stato, Regione e tutte le società interessate hanno fatto in dodici mesi e su ciò che stanno mettendo in campo di nuovo per raggiungere gli obiettivi di mobilità assegnati dalla Commissione europea. Sta venendo fuori una visione aggiornata del sistema di ferrovie, strade e porti che, connesso a retroporti e interporti e agli investimenti produttivi attirati dalla Zes Sud, vede ora gli interessi di operatori internazionali dei trasporti e della logistica convergere sulla Sicilia non solo per cogliere nuove opportunità commerciali, ma anche per diventare protagonisti degli scenari che si stanno delineando nel Mediterraneo”.
Ufficio stampa: Michele Guccione 348/2668034
È in programma un webinar gratuito a conclusione del ciclo di incontri erogati agli Enti Terzi, rivolto a tutti gli Enti Competenti inclusi i Comuni che operano in qualità di Ente Competente nei procedimenti SUAP, con l’obiettivo di fornire un supporto operativo per un utilizzo efficace degli strumenti disponibili all’interno del Sistema SSU. La partecipazione al webinar è aperta a tutti gli Enti Competenti, indipendentemente dall’adozione o meno dello Sportello digitale messo a disposizione dal Sistema camerale tramite la piattaforma Impresainungiorno.
Il Catalogo rappresenta un elemento chiave per l’organizzazione e la gestione dei procedimenti, contribuendo a garantire trasparenza, coerenza e uniformità nell’attività istruttoria da parte degli Enti coinvolti. Si sottolinea che le informazioni pubblicate nel catalogo sono finalizzate unicamente ad essere utilizzate dalle componenti informatiche SSU (Front-Office SUAP, Back-Office SUAP e Back-Office Enti Terzi) attraverso gli e-service predisposti secondo le modalità previste dalle Specifiche Tecniche.
Durante l’incontro saranno approfonditi i seguenti temi:
▪️ Il ruolo e la funzione del Catalogo nel Sistema SUAP – SSU
▪️ Breve cenno al Popolamento
▪️ La coerenza operativa e informativa nel nuovo SSU
▪️ La Soluzione Sussidiaria Enti Terzi
▪️ Flusso logico di azione da parte degli Enti Terzi - Presentazione casi d’uso
▪️ Spazio finale dedicato a domande e chiarimenti
Destinatari: personale degli Enti Competenti, inclusi gli uffici dei Comuni coinvolti nella gestione dei procedimenti SUAP.
Iscrizione: la partecipazione è gratuita, ma è richiesta l’iscrizione tramite il seguente link:
Cliccare qui per iscriversi al webinar
Modalità di accesso al webinar: non ci sono limiti al numero di iscritti. I primi 1.000 partecipanti accederanno direttamente su Zoom, dove è possibile interagire con i relatori, mentre gli altri verranno automaticamente reindirizzati alla diretta streaming su YouTube.
Registrazione del webinar: il webinar sarà registrato e la registrazione sarà successivamente resa disponibile all'interno della pagina Info SUAP – Enti Terzi.
Non è previsto il rilascio di attestati di partecipazione.