Giovedì 21 Novembre 2024
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Rimarrà in carica per il prossimo triennio il Comitato d’imprenditoria femminile della Camera di commercio, insediatosi ieri. A guidare il “Cif” sarà nuovamente Cettina Scaffidi Militone, attuale componente della Giunta camerale e presidente uscente, riconfermata all’unanimità.
Presenti all’insediamento, il presidente e la segretaria generale della Camera di commercio, Ivo Blandina e Paola Sabella. «L’imprenditoria femminile è una componente fondamentale del tessuto economico – afferma il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina – ecco perché il Cif rappresenta un punto di riferimento estremamente importante per le attività camerali, a supporto delle imprese in rosa della nostra provincia. La rielezione della presidente premia i risultati portati avanti nell’ultimo triennio dal Comitato, che, con le nuove nomine, si arricchisce ancor di più. Son certo, infatti, che la presenza giovanile delle attuali componenti sarà un ulteriore valore aggiunto».
Dodici le componenti: Cettina Scaffidi Militone, Palmira Frazzetto, Antonella Cappadona, Maria Daria Sturniolo, Sabrina Assenzio, Giusy Donato, Domenica Monte, Maria Grazia Giorgianni, Tiziana Pisano, Angelica Rizzo, Cettina Pizzo, Felicia Sciortino. Supplenti: Rossella Natoli, Daniela Mobilia, Maria Carmela Barbagallo, Maria Grazia Celona, Concetta Lo Faro, Gabriella Mustica, Deborah Bontempo, Annalisa Moschella, Gesualda Iudicelli, Maria Gullone, Maria Luisa Verzera.
«Ringrazio tutte le rappresentanti delle varie associazioni per la fiducia accordatami – dichiara la presidente del Cif, Cettina Scaffidi Militone - saremo una squadra operativa e il nostro impegno sarà di fornire e sviluppare una fitta rete di informazione e formazione relativa all’impresa al femminile. Daremo voce a tutte le imprenditrici che, con la loro esperienza, potranno essere un prezioso supporto per chi decide di intraprendere questa strada. Una strada che il Cif intende promuovere e sostenere, rafforzando anche le politiche di conciliazione tra lavoro e famiglia, essenziali per noi donne. La nostra presenza nel Comitato nazionale di Unioncamere, ci consentirà, inoltre, di essere aggiornate su tutte le iniziative in essere per poterle divulgare e fare nostre».
L’iscrizione al webinar è gratuita e aperta a tutti:
L’accesso al link di seguito:
Google Meet: meet.google.com/ykf-uzsx-jjt
Si prega di condividere l’invito con colleghi e collaboratori! GRAZIE!
Azioni sinergiche e presidi stabili per il pieno risultato tecnico con il minor disagio ai cittadini, invitati a verificare i propri impianti di accumulo e a non sprecare l’acqua potabile
Si è svolto oggi lunedì 13 novembre il secondo Tavolo tecnico, promosso dal Comune di Messina, finalizzato questa volta a entrare nel vivo organizzativo in vista dell’interruzione idrica che il 17 novembre prossimo consentirà di eseguire in sicurezza i primi lavori previsti dal progetto finalizzato alla “MITIGAZIONE DELLE VULNERABILITÀ DELL’ACQUEDOTTO FIUMEFREDDO”, in n.9 punti compresi tra Piedimonte (CT) e Sant’Alessio (ME). Definito il cronoprogramma tecnico, il Tavolo ha stilato anche quello legato alla sospensione idrica e il relativo piano di aiuto alla popolazione. Ecco di seguito la sintesi in vista del prossimo incontro a metà settimana:
Ciclo lavori (circa 24 ore) e sospensione erogazione idrica (circa 48 ore)
Venerdì 17 novembre – L’inizio dei lavori sulla condotta adduttrice è previsto a partire dalle ore 07:00, ed essi si concluderanno, salvo imprevisti o avversità meteoclimatiche nell’arco di 24 ore, comportando per tutto il periodo la sospensione idrica.
Sabato 18 novembre – Ultimati i lavori, a partire dalle ore 07:00 si avvierà, salvo imprevisti o avversità meteoclimatiche, il ripristino dell’erogazione idrica, che si normalizzerà gradualmente nell’arco delle successive 24 ore ovvero entro la giornata di Domenica 19 novembre
Piano di supporto alla popolazione
Dalle ore 07:00 del 17 novembre, sarà attivato in modo permanente il COC (Centro operativo comunale), responsabile delle attività di Protezione Civile in città), sino a normalizzazione dell’erogazione idrica
Saranno predisposte n°10 postazioni per la distribuzione di acqua potabile:
à n°4 da RUBINETTI FISSI, situati presso gli impianti: SEDE AMAM, viale Giostra – Ritiro; Via Girolamo Savonarola, incrocio V. Onofrio Gabriele (pressi p.zza Castronovo); VIALE EUROPA, Pressi Ospedale Piemonte; VIALE PRINCIPE UMBERTO, pressi Serbatoio Torre Vittoria – incrocio con la via Michele Amari
à n°6 da AUTOBOTTI, che stazioneranno presso: VIALE ANNUNZIATA, all’incrocio con via Ciaramita e via Antonino Agostino, fronte rifornimento Esso; PIAZZA FRANCESCO FAZIO – CAMARO; VIALE PRINCIPE UMBERTO, pressi Serbatoio Torre Vittoria – incrocio con la via Michele Amari; SS114 PRESSI SALITA ZAFFERIA – Parcheggio Centro Commerciale Today; PIAZZA GRANATARI S.S. 113 dir km 11,00 – all’incrocio con via Nuova; PIAZZA DELLA REPUBBLICA, fronte Stazione Centrale FF.SS.
In vista dell’interruzione, si invita la cittadinanza a verificare la funzionalità dei propri sistemi di accumulo d’acqua (serbatoi, cisterne, autoclavi) o dei pozzi privati e, altresì ad un consumo di acqua potabile senza sprechi, poiché le proprie riserve potrebbero essere bastevoli per le ore di sospensione annunciata.
«Conoscere e formarsi è fondamentale quando si vuole avviare una nuova azienda. La piattaforma nazionale del Servizio nuove imprese, sni.unioncamere.it, realizzata da Unioncamere in collaborazione con il sistema camerale nasce proprio per questo, per offrire un supporto concreto agli aspiranti e neo-imprenditori, fornendo loro servizi online e live, che vanno dall’informazione e orientamento alla creazione d’impresa fino alla formazione e assistenza tecnica alla redazione del business plan, con attività di gruppo o personalizzate». Così il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina, nel presentare la piattaforma nazionale Sni, questa mattina al Palazzo camerale, nell’ambito del progetto “Competenze per le imprese: Orientare e formare i giovani per il mondo del lavoro”.
«Sono numerose le persone che, annualmente, decidono di avviare un’attività imprenditoriale e accogliere le sfide del futuro – prosegue Blandina – ma, alla fine, in molti rinunciano perché il percorso da intraprendere è spesso intriso di dubbi che possono riguardare la valutazione dell’idea imprenditoriale, così come i potenziali clienti, il mercato di riferimento, il reperimento delle risorse umane e finanziarie necessarie, gli aspetti burocratico-amministrativi e normativi. I servizi di orientamento e formazione, offerti “live” e “online” dalla piattaforma Sni, ossia i seminari di primo orientamento e specialistici, colloqui personalizzati e “esperto risponde”, corsi di formazione e assistenza tecnica alla redazione del business plan e di educazione finanziaria, insieme al servizio orientativo e informativo dello Sni della Camera di commercio di Messina, rappresentano una preziosa opportunità per chi pensa di mettersi in proprio e vuole formarsi per saperne di più».
La piattaforma Sni offre anche molte altre informazioni: permette di leggere le notizie utili per chi vuole mettersi in proprio nella sezione “News”, di visionare i video di nuove imprese e nuovi imprenditori che raccontano la propria esperienza in “Storie di nuove imprese”, di sapere quali sono gli sportelli Sni delle Camere di commercio presenti sul territorio nazionale e quali sono le loro caratteristiche sotto la voce “Sni territoriali”. «Lo Sportello Sni dell’Ente camerale di Messina offre all’utenza informazioni su bandi e agevolazioni, procedure, autorizzazioni, permessi e iter burocratico-amministrativi necessari per avviare un’impresa o una start up – aggiunge il presidente Blandina – proponendosi di diventare punto di riferimento per chiunque, giovane e non, abbia un’idea imprenditoriale e desideri realizzarla». E per chi vuol capire qual è il proprio livello di preparazione e spendibilità dell’idea imprenditoriale a livello concreto, la piattaforma Sni mette a disposizione anche due test: “Delfi”, per l’autovalutazione delle attitudini imprenditoriali, e “Ulisse”, per l’autovalutazione del rischio d’impresa della propria idea. L’accesso ai servizi è gratuito, è sufficiente registrarsi per potervi accedere.
All’incontro hanno preso parte anche il segretario generale di Unioncamere Sicilia, Santa Vaccaro (da remoto); Caterina Pampaloni, senior project manager Unioncamere (da remoto); Serena Manzone, Agenzia di sviluppo della Camera di commercio di Chieti Pescara (da remoto); Patrizia Costia e Valentina Bartalini di Fondazione ISI della Camera di commercio Toscana Nord (da remoto); Maria Laura Vadalà, digital promoter e referente Sportello SNI della Camera di commercio; Giuseppe Saporita, commercialista.
Al termine degli interventi, l’imprenditrice Lucia Vento ha raccontato la propria esperienza. A partecipare all’incontro, la segretaria generale della Camera di commercio, Paola Sabella, consiglieri camerali, imprenditori, rappresentanti di associazioni di categoria e del mondo delle professioni, la prof. Rosa Azzarelli in rappresentanza dell’Ufficio scolastico provinciale e la dirigente dell’Istituto “Caio Duilio”, Daniela Pistorino.
Presenti, inoltre, gli studenti della 5I dell’Istituto “Caio Duilio”, della V B “Sia” sezione “Quasimodo” dell’Istituto “Minutoli” e gli alunni frequentanti il Pon “Imprenditoria e futuro” del Liceo “Vittorio Emanuele III” di Patti con i docenti accompagnatori.
Il Master di I livello punta a formare una nuova figura professionale che, insieme a conoscenze di carattere manageriale e di marketing, sia in grado di costruire strategie di gestione del patrimonio culturale materiale e immateriale.
C’è tempo fino al 19 novembre 2023 per iscriversi alla seconda edizione del “Master in Management del Patrimonio culturale per lo Sviluppo turistico”, istituito dall’Università di Perugia, in convenzione con l’Università della Basilicata e in collaborazione con il network delle Camere di Commercio Mirabilia.
Per il secondo anno consecutivo, dopo la positiva esperienza della prima edizione, torna il percorso formativo il cui obiettivo è fornire le basi culturali e le competenze tecniche necessarie per gli esperti nella valorizzazione turistica del patrimonio culturale materiale e immateriale dei territori regionali, con una particolare attenzione ai siti UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
Lo scopo è, dunque, formare una nuova figura professionale che, insieme a conoscenze di carattere manageriale e di marketing, sia in grado di costruire strategie di gestione del patrimonio culturale materiale e immateriale.
In quest’ottica assume una fondamentale importanza la presenza di Mirabilia con il suo network di Camere di Commercio in tutta l’Italia. Mirabilia è l’associazione che unisce Unioncamere Nazionale e 21 Camere di Commercio Italiane, per mettere in collegamento e valorizzare le aree accomunate da una rilevante importanza storica, culturale e ambientale, costituita dalla presenza di siti UNESCO – Patrimonio dell’Umanità.
Al termine del “Master in Management del Patrimonio culturale per lo Sviluppo turistico”, i partecipanti saranno in grado di predisporre progetti turistici esperienziali, come itinerari o pacchetti all inclusive, per l’offerta turistica e/o gli enti territoriali in grado di valorizzare ogni aspetto del territorio. Costituiscono parte integrante del percorso curriculare attività di field project, visite e study tour presso i siti UNESCO del network Mirabilia. La possibilità di svolgere un periodo di stage presso strutture della filiera turistica, scelte in accordo con il network, garantisce una formazione ancora più completa.
Il “Master in Management del Patrimonio culturale per lo Sviluppo turistico” ha una durata annuale e si configura come Master di I livello. L’accesso è riservato ai laureati in tutte le classi triennali e ai possessori di altro titolo equipollente, anche conseguito all’estero in discipline e tematiche attinenti, purché riconosciute idonee in base alla normativa vigente. Sono previste anche 4 borse di studio, delle quali 2 finanziate dal network Mirabilia e 2 dall’Università di Perugia, oltre ad ulteriori borse collegate ai tirocini.
Il programma si articola in 5 settimane piene e 5 weekend lunghi (inframezzati da settimane di lavoro da remoto) di attività che si svolgeranno in aula e sul campo. Le attività d’aula si svolgeranno nelle sedi dell’Ateneo (Perugia, Terni, Assisi, Castiglione del Lago, Foligno, Gubbio, Narni).
Il Master riconosce 60 crediti formativi, comprensivi della prova finale per l’ottenimento del diploma. Il termine per le iscrizioni è il 19 novembre 2023 e il numero massimo sarà di 30 partecipanti. Le lezioni avranno inizio l’8 gennaio 2024 e termineranno il 25 maggio 2024.
Le informazioni per la partecipazione e la modulistica sono reperibili agli indirizzi: https://www.unipg.it/didattica/corsi-a-numero-programmato/master e https://lettere.unipg.it/didattica/master/management-del-patrimonio-culturale-per-lo-sviluppo-turistico.
Aperta da ieri, 16 ottobre, l’XI edizione del Premio Impresa Ambiente, premio nazionale dedicato alle imprese ed agli enti che si occupano di innovazione di prodotti, sistemi, processi, parternariati e tecnologie in ottica di sviluppo sostenibile, rispetto ambientale e Responsabilità Sociale nell’ambito degli obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Ad organizzare la nuova edizione sarà la Camera di Commercio di Venezia Rovigo assieme ad Unioncamere, con il supporto di Assocamerestero e SSV Stazione Sperimentale del Vetro. Le aziende possono presentare le candidature al Premio entro le ore 24:00 del 16 dicembre 2023 compilando l’apposito form all’interno del sito dedicato.
Al Premio possono partecipare tutte le micro, piccole, medie e grandi imprese regolarmente iscritte presso la propria Camera di Commercio territoriale di riferimento. Una novità rispetto all’edizione precedente (le cui premiazioni si sono svolte a Venezia presso Palazzo Franchetti lo scorso 21 aprile) è data dalla possibilità di partecipazione al Premio anche di aziende estere fondate da soggetti di nazionalità italiana ed iscritte alle Camere di commercio socie di Assocamerestero.
Le categorie del Premio saranno 4:
Miglior gestione per lo sviluppo sostenibile: in questa categoria possono candidarsi le aziende dotate di una visione strategia e di un sistema di gestione che contribuisce con costanza allo sviluppo sostenibile dell’azienda, della comunità in cui sono inserite, che si impegna a promuovere e sostenere i diritti dei lavoratori ed a calcolare il proprio impatto sulla catena del valore; gli obiettivi di sostenibilità devono essere monitorati attraverso appositi indicatori e misurazioni delle performance;
Miglior prodotto o servizio per lo sviluppo sostenibile (micro e piccole imprese) e Miglior prodotto o servizio per lo sviluppo sostenibile (medie e grandi imprese): i prodotti e servizi
dovranno essere di nuova concezione o rappresentare l’evoluzione di modelli già esistenti, in grado di promuovere metodi di produzione e stili di consumo sostenibili che contribuiscono all’attuazione dei principi dell’economia circolare e che migliorino la qualità della vita delle persone; inoltre, dovrà essere dimostrato un basso livello di emissioni e sostanze inquinanti relativamente a tutto il ciclo di vita del prodotto/servizio: estrazione materie prime, costruzione, distribuzione, utilizzo e gestione del fine vita; infine, essere economicamente sostenibili e la loro produzione/consumo dovrà contribuire concretamente ad un progresso sociale equo;
Miglior processo/tecnologia per lo sviluppo sostenibile: la nuova tecnologia potrà riferirsi ad un processo (o una tecnica) di nuova concezione o riguardare un’evoluzione di un processo (o tecnica) già esistente; in entrambi i casi la tecnologia dovrà assicurare una positiva ricaduta in termini di sostenibilità ambientale, impatto economico e sociale ed allo stesso tempo assicurare un’ottimizzazione dell’efficienza delle risorse naturali utilizzate, riducendo contemporaneamente l’impatto ambientale del ciclo di vita del prodotto attraverso: risparmio energetico e dei materiali, passaggio dalle risorse non rinnovabili a quelle rinnovabili, non utilizzo di sostanze pericolose, riduzione di emissioni e rifiuti;
Miglior cooperazione per lo sviluppo sostenibile: categoria, quest’ultima, aperta alle aziende che abbiano sviluppato partnership internazionali che abbiano coinvolto una o più organizzazioni appartenenti a settori differenti (aziende private, enti pubblici, enti non governativi, istituzioni accademiche e di ricerca); i partner dell’organizzazione/i italiana/e o estera/e dovranno appartenere a Paesi in via di sviluppo o Paesi con un’economia in transizione; le partnership devono basarsi sui principi di equità, trasparenza e mutuo beneficio; inoltre, dovranno contribuire significativamente ai tre elementi che caratterizzano lo sviluppo sostenibile: protezione ambientale, sviluppo economico ed equità sociale, e supportare gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) approvati dalle Nazioni Unite.
Oltre alle quattro categorie premiate sono previsti tre premi speciali:
Premio Speciale Impresa Ambiente “Giovane Imprenditore”: riconoscimento riservato a titolari o dirigenti d'impresa under 40 in concorso per una delle categorie, che si siano distinti per spiccate capacità imprenditoriali, innovazione ed attività di ricerca dedicati allo sviluppo eco-sostenibile.
Premio Speciale Impresa Ambiente “Start-up innovativa”: riconoscimento riservato ad imprese che sono qualificate come start-up innovativa ai sensi dell’art. 25 comma 2 del Decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179 “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese” in concorso per una delle categorie del Premio, che si siano distinte per progetti altamente innovativi e di ricerca dedicati allo sviluppo eco-sostenibile;
Premio Speciale Impresa Ambiente “Assocamerestero”: riconoscimento riservato ad imprese che hanno sede all’estero, e che sono regolarmente associate ad una Camera di commercio estera e che si siano contraddistinte per gestione o prodotto/servizio o, ancora, processo/tecnologia o, infine, cooperazione per lo sviluppo sostenibile.
Un’apposita commissione valuterà, una volta conclusa la fase di raccolta delle domande e la fase istruttoria del bando, a decretare i vincitori delle quattro categorie e dei tre premi speciali.
Saranno destinati alla valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile i 10 milioni di euro assegnati alla Sogepat, Società di gestione del patto territoriale partecipata al 99% dalla Camera di commercio, posizionandosi al terzo posto della graduatoria nazionale su 50 progetti presentati per il bando del Mise del 30 luglio 2021; il ministero ha messo a disposizione le risorse residuali dei patti territoriali utilizzabili per il finanziamento di progetti volti allo sviluppo del tessuto imprenditoriale e orientati alla sperimentazione di servizi innovativi a supporto delle imprese. Il finanziamento attiverà risorse di privati e comuni per investimenti complessivi stimati in 50 mln di euro.
Lo straordinario risultato conseguito dall’Ente camerale è stato presentato questo pomeriggio alla Camera di commercio nel corso dell’incontro “Prospettive di sviluppo del territorio”. «Una grandissima soddisfazione per la Camera di commercio – afferma il presidente dell’Ente camerale, Ivo Blandina – che ha lavorato incessantemente negli ultimi anni, dando un notevole impulso alla progettualità strategica. Attraverso un eccezionale lavoro di squadra, è stata raggiunta la vetta della graduatoria nazionale, dopo la città metropolitana di Genova e la zona Ovest di Torino, tagliando un traguardo ambito e certamente non facile da raggiungere. Le risorse che arriveranno saranno un’opportunità unica per il territorio messinese, che consentiranno di innalzare la competitività dell’area e di dare risposte concrete a una nuova tipologia di turismo, profondamente modificata negli ultimi anni».
Presente all’incontro anche l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo: «La politica e l'assessorato che ho il vanto di guidare ha un’enorme responsabilità: quella di rivitalizzare il territorio siciliano attraverso numerose iniziative, come bandi pubblici e nuove norme a sostegno delle imprese. Inoltre, innovazione e ricerca costituiscono leve per far accrescere la competitività delle imprese siciliane. A breve, ci sarà il primo giro di boa della giunta Schifani. Il mio assessorato, in meno di un anno, ha pubblicato numerose misure volte a stimolare l'economia siciliana. Prossimamente, sarà la volta del nuovo bando: “Fare Impresa”, con il quale le imprese idonee potranno usufruire del 90% del sostegno a fondo perduto. Nella nostra Isola ci sono tante eccellenze che meritano di essere valorizzate e il governo Schifani è al fianco degli imprenditori siciliani per fare emergere sempre di più ciò che viene realizzato nei nostri territori».
Il Progetto Pilota è un insieme di interventi pubblici e imprenditoriali che verranno realizzati all’interno dell’area del Patto territoriale, rappresentato dalla maggior parte del territorio della provincia. In seguito all’attività istruttoria realizzata dalla Sogepat, sono stati selezionati 48 progetti: 43 iniziative imprenditoriali e 5 progetti pubblici, di cui tre a valenza sovracomunale. Oltre a Messina, i comuni che hanno progetti inseriti nel Progetto Pilota sono Brolo (ente capofila) insieme a Piraino; Milazzo (ente capofila) insieme a San Filippo del Mela, Pace del Mela, Rodi Milici, Castroreale, Condrò, Villafranca Tirrena e Venetico; Motta d’Affermo; Capo d’Orlando (ente capofila) insieme a Ficarra e Mirto. Le operazioni saranno realizzate all’interno di 20 dei 36 comuni facenti parte del territorio di riferimento del patto e interesseranno 384.273 abitanti, circa l’86% della popolazione dell’area.
«Le azioni saranno finalizzate all’innalzamento degli standard di accoglienza turistica, al miglioramento dell’accessibilità fisico e informativa del territorio – spiega l’amministratore unico della Sogepat, Alberto Donato - alla digitalizzazione e al recupero delle aree dismesse del territorio. E per favorire lo sviluppo della cooperazione tra le aziende e vincolarle all’istituzione di strategie comuni di crescita, evitando la dispersione delle sinergie imprenditoriali che legano i singoli investimenti appartenenti al Progetto Pilota, sarà costituita una rete tra imprese».
Il contributo pubblico di 10 milioni di euro, come spiegato dal progettista Sergio Amato, sarà ripartito per il 95% ai soggetti beneficiari e per il 5% alle spese di funzionamento della Sogepat, quale soggetto responsabile.
All’incontro hanno preso parte anche il presidente di Sicindustria, Pietro Franza, e il docente universitario Melo Martella.